Antologia dipoeti che scrivono in altre lingue ma continuano a sentire in Italiano
Traduzioni
di Milton Fernàndez
RayuelaEdizioni, 2011
José María Pallaoro
“I miei nonni luigi Pallaoro e
Amalia Passamani sono originari di Pizzo e Panarotta, due frazioni di Levico e
Barco, paesini scavati tra le montagne della provincia di Trento, in Val Sugana,
ai piedi del fiume Brenta.
Luigi arrivò
in Argentina nel 1896 a quindici anni. Amalia nel 1911. Si sposano e hanno otto
figli. Mio padre, Nerino, è il settimo. In Argentina si radicano prima nella
provincia di Entre Rios in cui nascono tutti i loro figli.
Nel 1923 si
trasferiscono definitivamente nella provincia di Chaco. La loro casa diventa
rifugio e protezione di molti emigranti che ricevevano aiuto materiale e
spirituale. Continuano a essere ricordati dai figli e dai nipoti dei primi
emigranti. I genitori di mio nonno Luigi si chiamavano Maria Paoli e Luigi
Pallaoro, i genitori di mia nonna Amalia, Angelica Petri e Giovanni Passamani.”
José María Pallaoro è nato a città
della Plata, nella Provincia di Buenos Aires.
Poeta e promotore
culturale. Ha diretto la rivista di poesia “El espiniyo”. Ha pubblicato in
poesia “El viaje circular”, “Pájaros cubiertos de ceniza”, “Cuando llueve el
mundo es otro”, “Andante ma non troppo tren”, “Son dos los que danzan”, “Poemas
anteriores” “6 plaquetas en Sobre”.
La claridad
la
claridad
de
la ausencia
pesa
y aturde
silencio
quebrado
viento
que no acaricia
Il chiarore
Il chiarore
dell’assenza
pesa e confonde
silenzio frantumato
vento che non carezza
Lunas
no
me despojo
de
lo que más
quiero
sino
que
lo
que quiero
se
despoja
de
mí
luna
que
en la noche
callas
(ausencias
que abrazan)
Lune
non mi spoglio
di quello che più
amo
ma
quello che amo
si spoglia
di me
luna
che nella notte
taci
(assenze che abbracciano)
Aguas
la
quietud del agua
es
rota
por
la hoja caída
un
cuerpo
apenas
sumergido
ondas
que llevan
a
la otra orilla
la
soledad del mundo
Acque
la quiete dell’acqua
é spezzata
dalla foglia caduta
un corpo
appena sommerso
onde che portano
nell’altra riva
la solitudine del mondo
Otra luna
en
el agua
se
hunde
la
luna
y
nada
sabemos
si
la luna sabe
nadar
Un’altra luna
nell’acqua
sprofonda
la luna
e nuota
sappiamo
se la luna sa
nuotare
I poeti d’Altrove: Alfonsina Storni,
Paola Cescon, Eduardo Espòsito, Flavio Crescenzi, Elisabet Cincotta, Gustavo
Tisocco, Ana Russo, Gabriel Impaglione, Sergio Hèctor Gioacchini, Antonio
Aliberti, Eduardo D’anna, Jorge Isaìas, Griselda Garcìa, Josè Marìa Pallaoro,
Mario Vàzquez, Maria Teresa Andruetto, Rolando Revagliatti, Ana Maria Rivero,
Marìa Lanese, Antonia Taleti, Jorge Paolantonio, Roberto Casanova Gianuzzi,
Maria Marta Stanganello, Enrique Solinas.
Le radici, la memoria e la nostalgia
per un paese mai dimenticato nelle parole di figli e nipoti di italiani
emigrati Altrove.
Parole scritte “sotto
altri cieli” ma tradotte nella lingua in cui hanno continuato, caparbiamente, a
sentire. In qualche modo, un ritorno.
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